Con la stipulazione dell’atto costitutivo i soci si impegnano a effettuare gli apporti che formano la dotazione iniziale del capitale sociale (capitale proprio).
L’inserimento del capitale sociale nella combinazione produttiva aziendale deve essere distinto in due momenti:
-la sottoscrizione delle quote da parte dei soci;
-l’effettivo conferimento nell’impresa.
In una prima fase l’operazione di costituzione dà origine e un credito della società nei confronti dei soci per un valore pari ai conferimenti che questi si sono impegnati a versare e, contemporaneamente, a una variazione economica positiva connessa all’apertura , in Avere, del conto di patrimonio netto Capitale sociale.
Rilevazioni contabili alla sottoscrizione
Il credito nei confronti dei soci cessa di esistere quando questi effettuano i conferimenti .
I conferimenti possono essere in denaro o in natura.
Questi ultimi possono riguardare singoli beni (conferimento disgiunto) oppure un’azienda già funzionante (conferimento congiunto).
I soci che conferiscono la loro prestazione lavorativa vengono detti soci d’opera
Conferimento in contanti
L’apporto di disponibilità liquide (denaro o assegni) da parte di uno o più soci viene rilevato in Dare del conto Denaro in cassa (o Assegni) e in Avere del conto Socio …. c/conferimenti.
Si ha quindi una permutazione finanziaria: all’aumento delle disponibilità liquide (variazione finanziaria attiva) si contrappone la diminuzione del credito verso il socio (variazione finanziaria passiva).
Conferimento in ritardo
Il conferimento effettuato in ritardo rispetto a quanto previsto dal contratto sociale dà luogo al versamento, da parte del socio ritardatario, di interessi di mora.
Nel nostro esempio se il socio X sopra considerato apporta alla stipulazione del contratto solo € 100.000 e conferisce con un assegno bancario i restanti 43.000 euro in ritardo, versando in contanti gli interessi nel frattempo maturati, l’articolo in PD è il seguente
Conferimento di beni disgiunti
Il conferimento di denaro o assegni è sicuramente la forma più diffusa di apporto iniziale in quanto garantisce all’impresa la massima elasticità di impiego.
Sono tuttavia frequenti anche i casi di apporti di beni in natura (ad esempio fabbricati, automezzi, ecc.). In questo caso il valore da assegnare ai beni conferiti comporta alcune difficoltà in quanto essi non provengono da operazioni di scambio sul mercato.
La valutazione deve essere effettuata secondo i criteri specificati nell’atto costitutivo, normalmente basati sul prezzo corrente, sul valore attuale di scambio oppure sul costo di riproduzione o di riacquisto. Vediamo la registrazione del conferimento di un fabbricato
Conferimento di crediti
Risulta essere costituito dai crediti per i quali si adottano due differenti criteri di valutazione a seconda che il socio conferente ne garantisca o meno il buon fine
-criterio del valore nominale: il socio garantisce il buon fine dei crediti e si impegna a risarcire la società delle eventuali spese di incasso e degli interessi per la ritardata riscossione fino alla scadenza dei crediti
-criterio del presunto valore di realizzo: il socio non garantisce il buon fine dei crediti e quindi il rischio di insolvenza del debitore si trasferisce sulla società. In questo caso bisogna tenere conto anche delle presunte spese di riscossione e dell’eventuale perdita di
interessi.
Supponiamo che il socio Y abbia conferito un credito di 132.000 euro a 30 giorni, per il quale garantisce il buon fine, e che versi anticipatamente, contestualmente all’apporto, un assegno bancario per gli interessi che matureranno fino alla scadenza calcolati al tasso
del 3%.
In questo caso il credito viene valutato 132.000 euro. Il socio Y deve però versare alla società gli interessi pari a 325,48 euro.
Se alla scadenza il credito va a buon fine, il socio è liberato dal suo impegno; in caso contrario dovrà risarcire la società per la perdita subita oppure recedere dalla società o ridurre proporzionalmente la sua quota di partecipazione dell’importo del credito non riscosso. La scrittura in P.D., nell’ipotesi che il credito venga riscosso solo per 100.000 euro e che il socio Y reintegri la sua quota di partecipazione al capitale sociale, è la seguente
Se il socio non avesse garantito il buon fine, la valutazione del credito sarebbe stata, in base al criterio del
presunto valore di realizzo, minore. In caso di insolvenza del debitore la perdita sarebbe rimasta però a
carico della società.
Apporto congiunto
Si ha un apporto congiunto quando un socio conferisce l’azienda già funzionante di cui è titolare. In questo caso i beni che formano il patrimonio dell’azienda hanno un’unica destinazione produttiva e sono legati da vincoli di complementarità.
La valutazione dell’azienda conferita deve essere effettuata tenendo conto dell’avviamento, ossia delle qualità positive possedute dall’impresa, quali: personale specializzato, ubicazione favorevole, organizzazione sperimentata, fornitori selezionati, clientela effettiva e potenziale e così via.
All’azienda conferita viene quindi attribuito un valore globale (valore economico) che successivamente viene frazionato tra i singoli elementi attivi e passivi che costituiscono l’apporto. In pratica ciò avviene redigendo extracontabilmente un apposito bilancio straordinario (detto di cessione), composto solo dallo Stato patrimoniale.
Tra gli elementi attivi è compreso anche il valore assegnato all’avviamento, ottenuto come differenza tra il valore economico e il patrimonio netto dell’azienda apportata (differenza tra attività e passività).
L’apporto di un’azienda funzionante può alternativamente essere rilevato contabilmente secondo due diverse procedure:
-Modello basato sul principio della continuità dei valori: i beni facenti parte del complesso aziendale apportato vengono iscritti nella contabilità della società che riceve l’apporto in base agli stessi valori contabili risultanti dalla contabilità dell’impresa conferita.
Non viene rilevato l’avviamento. Le immobilizzazioni immateriali e materiali vengono iscritte al loro costo originario e il corrispondente fondo ammortamento continuerà ad accogliere le quote che saranno accantonate dalla nuova società.
Analogamente, i crediti vengono trasferiti tra le attività al loro valore nominale mentre tra le passività vengono accolti il fondo rischi e il fondo svalutazione crediti.
-Modello basato sul principio dell’adeguamento dei valori: il conferimento viene ad assumere la stessa configurazione della vendita di un complesso di beni a fronte del quale il socio conferente non riceve moneta ma una quota di partecipazione al capitale della società che riceve l’apporto.
In questo caso i beni facenti parte del complesso aziendale conferito vengono caricati nella contabilità della nuova società in base ai valori che risultano dal bilancio straordinario con l’iscrizione separata dell’avviamento.
Le immobilizzazioni immateriali e materiali sono iscritte al loro valore corrente di mercato o al costo di riproduzione o di riacquisto. Le rimanenze sono valutate in base ai prezzi attuali di mercato; i crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo, non son però trasferiti contabilmente i relativi fondi ammortamento e svalutazione crediti.
Esempio di conferimento di azienda funzionante
In data 01/03/2009 Marco Bruzzone e Franco Rapetti costituiscono la Bruzzone & Rapetti snc avente capitale sociale sottoscritto per il 60% dal socio Bruzzone e per il 40% dal socio Rapetti.
Bruzzone apporta un complesso aziendale funzionante i cui elementi patrimoniali, espressi a valori contabili (valori di libro), sono i seguenti
In relazione ai valori correnti di mercato e tenendo conto dell’avviamento, l’apporto del socio Bruzzone viene valutato in 360.000 euro, come risulta dal seguente Stato patrimoniale straordinario redatto in data 01/03
Il socio Rapetti apporta un autocarro valutato 100.000 euro e un assegno bancario per un importo tale da consentirgli di essere complessivamente titolare del 405 del capitale sociale.
I soci devono decidere, tra le due alternative consentite, come iscrivere nella contabilità della costituenda società in nome collettivo l’apporto dell’azienda funzionante.
Presentiamo i calcoli e le scritture in P.D. relativi agli apporti seguendo le due diverse procedure
-iscrizione dell’azienda funzionante nella contabilità della Bruzzone & Rapetti snc in base al principio della continuità dei valori;
-iscrizione dell’azienda funzionante nella contabilità della Bruzzone & Rapetti snc in base al principio dell’adeguamento dei valori.
Iscrizione dell’apporto del socio Bruzzone in base al principio della continuità dei valori
Utilizzando questa procedura, nel giornale in P.D. della costituenda società in nome collettivo, i beni facenti parte del complesso aziendale apportati dal socio Bruzzone devono essere iscritti per i loro valori contabili (valori di libro).
Il conto socio Bruzzone c/conferimenti viene movimentato per 360.000 euro (patrimonio netto contabile dell’impresa apportata) che corrisponde al 60% del capitale sociale della Bruzzone & Rapetti snc.
Di conseguenza, per essere titolare del restante 40% il socio Rapetti deve apportare in conto capitale 240.000 euro.
Il capitale sociale della società in nome collettivo, pari a 600.000 euro, è quindi così determinato
Tuttavia, poiché l’azienda apportata dal socio Bruzzone ha un valore economico di 396.000 euro mentre è contabilizzata per 360.000 euro, è indispensabile che il socio Rapetti integri il suo apporto versando un conguaglio a titolo di sopraprezzo da determinare in proporzione alla differenza tra il valore economico e il patrimonio netto dell’azienda trasferita, pari a euro (396.000 – 360.000) = euro 36.000
Il sopraprezzo a carico del socio Benni, che confluisce in un’apposita riserva sovraprezzo quote, è così calcolato
360.000 : 36.000 = 240.000 : x da cui x = 24.000 euro sovraprezzo a carico di Rapetti.
Oltre all’autocarro valutato 100.000 euro, il socio Rapetti dovrà quindi apportare un assegno di 164.000 euro, di cui 140.000 euro a titolo di capitale sociale e 24.000 euro a titolo di sovraprezzo.
Nel giornale in P.D. della Bruzzone & Rapetti snc verranno composte le seguenti scritture
Come si può osservare, i fondi ammortamento e il fondo rischi su crediti presenti nella contabilità dell’impresa apportata sono rimasti in vita e appaiono nella contabilità della nuova società per lo stesso importo. L’avviamento riconosciuto all’azienda apportata dal
socio Bruzzone non risulta iscritto in contabilità e quindi non potrà essere assoggettato alla procedura dell’ammortamento.
Iscrizione dell’apporto del socio Bruzzone in base al principio dell’adeguamento dei valori
Secondo questo principio, il conto Socio Bruzzone c/conferimenti viene movimentato per 396.000 euro (valore economico dell’azienda conferita).
Per essere titolare del 40% del capitale sociale, il socio Rapetti deve apportare 264.000 euro; poiché l’autocarro conferito è valutato 100.000 euro, l’assegno bancario deve essere pari a 164.000 euro. La Bruzzone & Rapetti si costituisce con un capitale di 660.000 euro così sottoscritto
Nel giornale in P.D. della snc, l’azienda funzionante apportata dal socio Bruzzone viene contabilizzata in base ai valori risultanti dallo Stato patrimoniale straordinario, con separata indicazione dell’avviamento.
Le immobilizzazioni sono iscritte al valore corrente e appaiono al netto dei fondi ammortamento. I crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo, senza l’evidenziazione del Fondo rischi su crediti.
Come si può desumere le due soluzioni non sono equivalenti. Se si utilizza il principio della continuità dei valori la snc viene dotata di un capitale sociale di 600.000 euro, mentre se viene applicato il principio dell’adeguamento dei valori la dotazione di capitale sociale è di 660.000 euro.
L’importo del patrimonio netto nel primo caso è di 624.000 euro (Capitale sociale + Riserva sopraprezzo quote).
Nel secondo caso il patrimonio netto è di 660.000 euro, corrispondente al solo capitale
sociale.
Nella prima ipotesi si viene dunque a creare una riserva occulta (non evidenziata in bilancio) di 36.000 euro, pari alla differenza tra valore economico e patrimonio netto contabile dell’azienda funzionante apportata dal socio Bruzzone.