I costi dei fattori si distinguono in speciali e comuni a seconda che siano o meno utilizzati esclusivamente per il funzionamento di un centro di costo, per la realizzazione di un prodotto singolo, di un insieme definito di prodotti o di un processo di produzione.
Questa distinzione è relativa. Uno stesso fattore produttivo può essere considerato speciale o comune, in relazione al tipo di oggetto di costo cui si riferisce. Se il fattore illuminazione elettrica viene considerato per il centro di costo del Reparto A, il costo relativo è un costo speciale. Se invece viene considerato per uno dei due о più prodotti che si realizzano nel reparto A, il costo relativo viene considerato comune.
La distinzione tra costi speciali e costi comuni risente quindi dell’organizzazione tecnica della produzione e dell’oggetto di riferimento.
Comunque non sempre tale distinzione risulta facile.
Si pensi al caso di un operaio che nelle stessa giornata viene utilizzato in due distinti reparti e per periodi definiti. Visto che il fattore costo
di quell’operaio è il costo orario, si ha che per ciascuno dei due reparti il costo di quell’operaio costituisce un costo speciale. Lo stesso dicasi nel caso che l’operaio sia utilizzato per la realizzazione di due distinti prodotti. Come si può rilevare l’essere il costo di un fattore speciale о comune dipende anche dall‘unità di costo scelta per il fattore stesso.
La distinzione tra costi speciali e costi comuni essendo di tipo sostanziale funzionale non è da tutti accettata. La distinzione più utilizzata è quella tra costi diretti e costi indiretti.