Il capitale di rischio è il capitale fornito dai soci dell’azienda. Esso può risultare conferito all’atto della creazione dell’azienda, o può risultare da ulteriori e successivi conferimenti durante la vita dell’impresa.
Le forme sotto cui può avvenire il conferimento sono varie e profondamente diverse tra di loro
-Sotto forma di capitale sociale. In questo caso il denaro conferito dai soci entra direttamente nella voce “capitale sociale” attraverso una procedura di costituzione d’impresa o di successivo aumento di capitale sociale, entrambe forme da stipularsi con atto pubblico notarile. Nel caso delle imprese in forma di società di persone e società di capitali, limitatamente alle Srl, la forma di aumento del capitale sociale è sostanzialmente semplificata, visto che si tratta nella sostanza di un verbale notarile che viene successivamente trasmesso alla Camera di Commercio per l’aggiornamento del Registro Imprese. Nel caso di una società per Azioni, l’aumento è strutturalmente diverso, giacché devono essere emesse nuove azioni e, a quel punto, la situazione ha numerosi alternativi sviluppi; potremo infatti avere una entrata di nuovi soci che sottoscrivono le azioni; un aumento della quota azionaria dei soci esistenti che sottoscrivono l’aumento di capitale; potremo avere anche il caso che le nuove azioni vengano date in proporzione alle azioni già possedute a titolo gratuito e una parte solamente a titolo oneroso. Entriamo dunque in quelle manovre finanziarie, in cui l’aumento di capitale non è solo un atto deliberativo, ma rientra anche nella determinazione politica della strategia dell’azienda, e per cui, l’atto in sé stesso può essere finalizzato ad un risultato diverso, che il semplice fornire nuova liquidità all’azienda, per esempio nel caso di voglia diluire la quota di proprietà di soci esistenti, aumentando il numero delle azioni in circolazione.
-Sotto forma di conferimento per futuro aumento di capitale sociale. Nel caso non si ritenga opportuno al momento di aumentare ufficialmente il capitale sociale i fondi possono entrare in azienda ed essere destinati/vincolati ad un futuro aumento di capitale sociale.
-Sotto forma di finanziamento. Nel caso non si voglia toccare in alcun modo, presente o futuro il capitale sociale, e si ritenga che l’apporto di liquidità possa essere di natura temporanea, i soci possono conferire alla società un finanziamento (usualmente infruttifero) che verrà restituito solo quando l’esigenza di liquidità sarà stata riassorbita dalla gestione ordinaria.
-Sotto forma di conferimento volontario. Nel caso il denaro non sia immesso in azienda sotto forma di anticipo su futuro aumento di capitale o sotto forma di concessione di prestito infruttifero, ma bensì alla stregua di una semplice sopravvenienza, come fosse una “donazione” di denaro all’azienda.