Per definizione, la sovvenzione bancaria è l’accredito del netto ricavo di un pagherò diretto. Si tratta di carta o cambiali finanziare, che non derivano come nello sconto bancario dalla vendita di merce.
Il netto ricavo viene accreditato sul conto corrente e la somma è prelevata ed utilizzata in unica soluzione a mezzo assegno, bonifico o giroconto.
Le garanzie possono essere rappresentate da
-Pagherò diretto con bollo 11‰
-Eventuale avallo o fideiussione
Il costo dell’operazione è determinato da
-sconto
-commissioni su operazioni
-bollo su effetto
Il calcolo degli interessi avviene conteggiando i giorni dalla data di ammissione sino alla scadenza dell’effetto più il giorno di partenza più giorni banca.
Rispetto all’apertura di credito, la sovvenzione bancaria conviene per operazioni con importo e scadenza predeterminata, in quanto il tasso è inferiore.
Non conviene, invece, per avere delle semplici disponibilità di liquidità, in quanto si pagano gli interessi anche sulle somme non utilizzate
Rispetto allo sconto di carta commerciale il tasso interessi è maggiore, perché
-Il grado di rischio dell’operazione è maggiore
Qui abbiamo un solo obbligato cambiario, che è il soggetto finanziato, mentre nello sconto gli obbligati cambiari sono almeno due, cioè il cliente finanziato obbligato in via di regresso e l’obbligato principale cioè il debitore ceduto
-Bollo
Qui il bollo rimane a carico del cliente che sconta il pagherò diretto mentre nello sconto bancario il bollo è pagato dall’obbligato principale, cioè chi ha acquistato la merce.
Per le caratteristiche spiegate, la sovvenzione bancaria è un tipo di investimento adatto per l’acquisto fattori a veloce ciclo di utilizzo.
Analizziamo un caso.
La signora Laura ha necessità di una certa somma per finanziare l’acquisto di materie prime. Non avendo a disposizione della carta commerciale (cambiali attive) da scontare o da portare all’incasso s.b.f. chiede alla propria banca un finanziamento garantito da un pagherò diretto da 10.000 euro. Esaminate le ulteriori garanzie prestate (eventuali avalli, bilancio, patrimonio personale della signora Laura), la banca si rende disponibile a tale operazione alle seguenti condizioni: tasso 9%, gg 60 (in questo caso i gg sono dati dall’esercizio. In pratica il calcolo è uguale a quello dello sconto bancario), commissioni 15 euro. Il pagherò è acquistato dalla banca e il costo del bollo va a diminuire il netto ricavo accreditato.
Calcoli
Bollo = 10.000 x 11/1.000 = 110
Interessi = 10.000 x 60 x 9 /36.500 = 147,95
Commissioni = 15
Costo operazione = 272,95
Netto ricavo = 9.727,05
Vediamo la rilevazione
Se alla scadenza la signora Laura riesce ad estinguere il debito
Se, viceversa, la signora Laura non ha la liquidità necessaria per estinguere il debito può chiedere il rinnovo. Vediamo il caso del rinnovo totale alle stesse condizioni
Quando si rinnova la sovvenzione occorre firmare un nuovo effetto dove sarà riportata la nuova scadenza. La banca acquisterà la cambiale addebitando il bollo (110) e poi si farà pagare gli interessi per il rinnovo e ulteriori commissioni. Per quanto riguarda il conto sovvenzione bancaria abbiamo euro 10.000 in dare in quanto il vecchio effetto è scaduto e deve essere stralciato dalla contabilità; poi abbiamo 10.000 euro in avere per rilevare il debito rappresentato dal nuovo effetto firmato.