In questa guida spieghiamo definizione e significato di leveraged buyout.
Letteralmente leverage significa leva. è quel meccanismo che consente, tra l’altro, di sollevare un peso con minore sforzo. E l’effetto leva consiste appunto nella minore forza richiesta per vincere una determinata resistenza.
Il principio della leva è stato applicato con profitto anche in finanza e recita all’incirca così, per acquistare una società non occorre possedere tutte le risorse finanziarie all’uopo necessarie, basta averne una parte, e sfruttare per il resto l’effetto leva prodotto dalle risorse prese a prestito presso un consorzio di banche. In questo modo, con uno sforzo economico relativamente modesto, un gruppo di imprenditori o anche un singolo imprenditore può “sollevare” la vecchia proprietà dalla posizione di controllo e prenderne il posto.
Perché il meccanismo non si inceppi è però necessario che il fulcro sia sufficientemente stabile. E questo è tanto più saldo, quanto più rosee sono le prospettive di redditività della società bersaglio e quanto più solida è la sua situazione patrimoniale. La speranza degli scalatori, infatti, è di ripagare i debiti accesi per l’acquisizione con i più alti utili che la società riuscirà a generare sotto la loro “superiore” gestione. D’altra parte, le banche sono tanto più incentivate a sostenere l’operazione, quanto più sicuro è il loro investimento: se gli scalatori non riescono a onorare i propri impegni, esse possono facilmente soddisfare i propri crediti collocando sul mercato una società molto appetibile.
Con leveraged buyout (Lbo), il vocabolario finanziario denota il caso in cui la scalata è posta in essere dagli stessi manager della società. Suo sinonimo è management buyout (Mbo), locuzione che si distingue dalla precedente per l’origine linguistica: americana quella, inglese questa. Quando la scalata è intrapresa da parte di soggetti esterni alla società il termine più corretto è leveraged takeover, che secondo la più stretta osservanza del vocabolario britannico prende nome di management leveraged buy-in. Se la scalata è ostile, cioè portata da terzi esterni alla compagine sociale, il leveraged buy-out può rappresentare una tecnica di difesa del management deciso a non lasciare il “board”.
Tuttavia, una tecnica che spesso si è dimostrata ancora più efficace contro gli hostile takeovers è la leveraged recapitalization. La società bersaglio si indebita fortemente per acquisire le risorse necessarie per comprare azioni proprie a un prezzo superiore a quello di mercato. In tal modo, la scalata diventa non soltanto più onerosa a causa dei corsi azionari più alti, ma anche meno vantaggiosa: il maggiore indebitamento deprime infatti la redditività futura dell’impresa. Come si dice in gergo tecnico, la leveraged recapitalization è una poison pill, cioè una pillola avvelenata.