Scegliere quale obbligazione acquistare non è un’operazione facile; di norma, ci si limita a considerare il rendimento, più questo è alto, maggiore è la propensione a farlo oggetto del proprio investimento.
Un altro aspetto che generalmente si considera è la durata del titolo: più questa è lunga, minore è la propensione ad acquistarlo. Una teoria finanziaria, enunciata per la prima volta dal famoso economista inglese Keynes negli anni 30, afferma infatti che gli individui preferiscono detenere risorse liquide piuttosto che attività difficilmente smobilizzabili e per detenere queste ultime richiedono rendimenti superiori.
Infine, l’investitore privato spesso tralascia di prendere in considerazione la volatilità del titolo, ossia la reattività del suo prezzo alle variazioni dei tassi di interesse. Bisogna infatti tenere presente che questi ultimi influenzano inversamente il corso dei titoli: quando scendono, salgono le quotazioni e viceversa.
Analizzare tutti questi elementi singolarmente può ingenerare nel risparmiatore uno sconfortante disorientamento: è preferibile per esempio un titolo con cedola del 5%, rendimento del 5% e durata decennale, oppure uno con cedola del 10%, rendimento del 9% e durata quindicinale? E ancora, è preferibile acquistare un’obbligazione decennale con cedola del 5% e rendimento del 9%, oppure una di pari durata con cedola del 10% e rendimento del 5 per cento?
Probabilmente, a seconda dell’aspetto considerato, il risparmiatore si darà risposte diverse, cosicché alla fine delle sue riflessioni non saprà su quale obbligazione orientare le proprie scelte.
Un dato che aiuta a ridurre le variabili in gioco è la duration. Si tratta di un indice sintetico che riunisce, in un unico valore, durata del titolo e ripartizione dei pagamenti originati dall’obbligazione. Esso dà, contemporaneamente, una misura della rapidità con la quale verrà rimborsato il capitale investito e una misura della volatilità del titolo.
Formalmente, la duration è la media ponderata della durata di un titolo; i pesi di ponderazione di ciascun anno sono dati dal cash flow di quell’anno (di solito la cedola; la cedola più l’intero capitale per l’anno di scadenza) attualizzato per il rendimento del titolo.
La duration varia in funzione della durata del titolo (ossia la vita del titolo fino alla scadenza), della cedola e del rendimento.
A parità di durata, la duration diminuisce sia in funzione del rendimento che in funzione della cedola (quanto più elevate sono queste ultime, tanto più rapidamente si rientra in possesso del capitale investito). Analogamente, a parità di cedola e rendimento, la duration aumenta in funzione della durata del titolo. Ma cosa succede quando un titolo ha rispettivamente cedola superiore e rendimento inferiore rispetto a un altro? Quale dei due è preferibile? Diverse considerazioni conducono a differenti scelte d’investimento; la duration tuttavia non è elemento da dimenticare.
Nei due esempi svolti più sopra, per esempio, il titolo decennale ha una duration inferiore (7,7) rispetto a quello quindicinale (7,9), nonostante che quest’ultimo abbia cedole e rendimenti superiori; mentre nel secondo esempio è il titolo con rendimento più basso e cedola più elevata ad avere duration più bassa (6,9 contro 7,1).
Quale titolo scegliere dunque? Dipende dalla struttura delle preferenze dell’investitore: se intende recuperare al più presto le somme investite e minimizzare il rischio di variazione dei tassi deve scegliere il titolo con duration più bassa. Se intende immunizzarsi completamente dal rischio di variazione dei tassi per conseguire il rendimento desiderato, deve poi detenere i titoli per un periodo pari alla duration. Se infine è totalmente propenso al rischio, allora non bada alla duration; o meglio, tiene i titoli per un periodo superiore.
Infine, con riguardo alla duration, bisogna precisare che essa costituisce una misura approssimativa della volatilità di un titolo: quanto più è alta, tanto maggiori sono le escursioni di prezzo che subirà il titolo in conseguenza di un variazione dei tassi di interesse. Una duration pari a sette per esempio indica che il prezzo del titolo si ridurrà di circa il 7% in corrispondenza di un aumento di un punto percentuale (cento basis point) dei tassi di interesse.
La duration non rappresenta una misura perfetta della volatilità di un titolo, ma semplicemente un’approssimazione, tanto più valida, quanto minore è la variazione dei tassi di interesse